Asilo per cani: quale scegliere?
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Asilo per cani

Un asilo per cani è una struttura che accoglie il vostro amico a quattro zampe la mattina, per poi riconsegnarvelo la sera dopo un’intensa giornata ricca di attività a lui dedicate. È la soluzione ideale per chi ha orari lavorativi poco flessibili ma vuole comunque offrire al proprio cane una giornata di svago e divertimento, sicuramente preferibile a una passata a casa in solitudine. Negli ultimi tempi stanno nascendo strutture di questo tipo e, visto il gran numero di asili tra cui scegliere, viene spontaneo chiedersi quali sono le caratteristiche indispensabili per trovare quello più adatto al proprio cane. Ecco alcuni miei suggerimenti per voi.


Indice

L’asilo per cani è a norma? L’autorizzazione dell’ASL

Un asilo per cani non in regola non va nemmeno preso in considerazione. Per prima cosa, verificate che le norme igienico-sanitarie siano rispettate e che sia garantito il benessere dell’animale e richiedete di poter visionare l’autorizzazione dell’ASL.
Una caratteristica fondamentale a cui prestare attenzione è la quantità di spazio a disposizione all’interno dell’area di socializzazione: ogni cane deve avere a disposizione almeno 5 metri quadrati e il numero di cani per locale non può superare i 10 soggetti. In poche parole, se vedete più di dieci cani in uno spazio ristretto, portate via il vostro amico a quattro zampe. Solo se la struttura rispetta tutti i requisiti previsti dall’ASL può ottenere l’idoneità.

Come sono suddivisi gli spazi?

La ripartizione dello spazio è essenziale in ogni asilo per cani: devono esserci due o più macro-aree, anche su più piani, in cui poter suddividere i cani (non dimenticate la regola di un cane ogni 5 metri quadrati per area) e i box in cui poter far riposare gli animali nei momenti di relax. Meglio se è presente anche un’area esterna in cui possono stare all’aria aperta.

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Un asilo per cani a norma
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Troppi cani all’interno di uno spazio ridotto: la regola dei 5 metri quadri non è rispettata

Il personale dell’asilo per cani è qualificato?

Così come non lascereste mai un bambino a persone non qualificate, lo stesso discorso si applica a un asilo per cani. La passione per questi animali purtroppo non basta, sono necessarie anche competenze tecniche: il titolo minimo richiesto è quello di educatore cinofilo, e non sempre è sufficiente perché alcuni cani richiedono un’attenta valutazione dal punto di vista comportamentale. L’ideale, quindi, sarebbe la presenza in asilo di un rieducatore comportamentale, o comunque una figura di riferimento di comprovata esperienza che sia in grado di fare i corretti abbinamenti tra cani ed eseguire un’analisi completa di ogni singolo cane: in questo modo si eviterà l’insorgere di situazioni poco piacevoli.

Vengono valutati carattere e personalità del cane?

Considerando che i cani dovranno interagire con i propri simili, è fondamentale che ogni singolo cane sia correttamente compreso. Non tutti i cani hanno lo stesso carattere, e sbagliare una valutazione in un asilo per cani può provocare dei seri danni. Prendiamo, ad esempio, un cane timido e insicuro che viene inserito con altri otto suoi simili. Ogni contatto indesiderato potrebbe aumentare la paura del cane stesso e generare un trauma che si ripeterebbe giorno dopo giorno all’insaputa dal proprietario. Per evitare queste spiacevoli situazioni, c’è un altro punto cruciale che affronteremo nel prossimo paragrafo: l’inserimento.

Come viene gestito l’inserimento?

Come abbiamo visto precedentemente, è sbagliatissimo prendere un cane e costringerlo in una contesto che non è in grado di gestire. Per non cadere in questi errori è essenziale un corretto inserimento, per comprendere come il cane reagisce al nuovo ambiente e alla presenza di altri cani nella struttura. Tutto dev’essere gestito con la massima attenzione per questa prima esperienza, in modo che sia piacevole per il cane e non traumatizzante. Alcuni cani sono esausti dopo soli venti minuti di permanenza in asilo: una situazione completamente nuova, con tanti odori e cani mai visti prima può risultare difficile da metabolizzare. Diffidate quindi da chi accetta subito il vostro cane e vi dice di andare via; l’inserimento è un aspetto cruciale e dev’essere condotto in maniera impeccabile: la presenza del proprietario è fondamentale in quanto punto di riferimento dell’animale.
Valutate con attenzione anche questo aspetto prima di decidere che quell’asilo per cani faccia al caso vostro.

Passeggiate quotidiane

Un paio di passeggiate sono d’obbligo per far “staccare il cane” dall’ambiente dell’asilo e aiutarlo a rilassarsi, ancor meglio se c’è la possibilità di liberare i cani in un’area sicura. Correre e annusare sono un ottimo modo per i cani per scaricare le energie in eccesso. Anche in questo caso, vi consiglio di scartare le strutture che tengono i cani per 8 ore sempre nello stesso ambiente e, a tal proposito, passiamo al prossimo delicato argomento: i box.

Gabbie in cui rinchiudere i cani: è giusto?

Su normativa dell’ASL sono obbligatorie delle gabbie/box per il ricovero temporaneo dei cani in caso di emergenze. Se notate che un asilo per cani ha un numero esagerato di box (o zone di isolamento), può significare che i cani vengono chiusi e tenuti spesso separati. Ha senso pagare per lasciare il proprio cane rinchiuso? I gestori vi potrebbero dire “chiudiamo i cani nei box per farli riposare”, ma c’è una sottile differenza: se un cane vuole riposare si allontana spontaneamente dal gruppo per isolarsi e potrebbe voler entrare nel box, ma deve avere anche la possibilità di poter uscire quando vuole.
Non sottovalutate questo aspetto.

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I cani non devono stare rinchiusi tutto il tempo nei box
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Un’attività che aumenta la concentrazione attraverso l’utilizzo dell’olfatto per la ricerca del cibo

Conclusioni: come riconosco un buon asilo per cani?

In questo articolo abbiamo analizzato le caratteristiche che ogni buon asilo dovrebbe avere. Lo staff deve essere qualificato e la struttura deve avere l’approvazione dell’ASL: chiedete di poterla visionare. Il vostro cane necessita di un inserimento personalizzato basato sull’analisi del suo carattere e della sua personalità (eseguita da un professionista) e la prima esperienza in asilo non deve essere traumatica. Richiedete un’esposizione graduale del cane all’ambiente e agli altri cani in asilo. Se durante il colloquio avete dei dubbi o c’è qualcosa che vi fa storcere il naso, chiedete chiarimenti e, al limite, cercate un’altra struttura. Non preferite la comodità alla qualità: vale la pena spostarsi in un altro quartiere e avere la sicurezza di lasciare il vostro cane in buone mani.


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